Rieducazione e riabilitazione..In seguito al mio commento sulla riabilitazione di un detenuto attraverso il lavoro, ho fatto una piccola ricerca su come paesi diversi affrontano il problema della rieducazione nelle carceri. Ho preso così due esempi totalmente opposti che vi propongo: la Cina coi Laogai e le onlus che operano nelle prigioni.
Il LaogaiDa wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/LaogaiIl termine laogai (勞改, abbreviazione di laodong gaizao, 勞動改造, in cinese "riforma attraverso il lavoro") si riferisce, propriamente, ad una particolare forma di lavoro forzato della Repubblica Popolare Cinese. Il termine è anche usato in modo generalizzato per indicare le diverse forme di lavoro forzato previste dal sistema giuridico e carcerario cinese, che include anche il laojiao ("rieducazione attraverso il lavoro") e il jiuye (letteralmente "personale addetto al lavoro forzato", ma viene da alcuni considerato una forma indiretta di reclusione). Lo stesso termine laogai, in senso invece restrittivo, viene talvolta usato per indicare un campo da lavoro. Secondo un'indagine del 2008 della Laogai Research Foundation, nella Repubblica Popolare Cinese sono presenti 1422 laogai.[1]
Le condizioni di vita dei forzati e il loro impiego come forza lavoro sono spesso indicati come lesivi dei diritti umani. A questo proposito occorre tener presente che la Convenzione 105[2] dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ONU) del 25 giugno 1957 che chiede l'abolizione della condanna ai lavori forzati non è mai stata ratificata dalla Cina[3].
Diverse fonti sostengono che nei campi di lavoro vengano comunemente applicati la tortura, la rieducazione politica e che vi sia un alto grado di mortalità dei prigionieri riconducibile a maltrattamenti di vario tipo[4]. È anche altamente controverso il tema dell'uso che il governo cinese fa della manodopera a costo quasi nullo costituita dai carcerati, che secondo alcune fonti sarebbero sottoposti a ritmi di lavoro disumani e al limite dello schiavismo[senza fonte]. Documenti di condanna del sistema dei laogai sono stati prodotti da diversi governi e parlamenti (vedi paragrafo Denunce politiche internazionali).
Denunce molto gravi sono riportate anche nelle opere di Harry Wu (un dissidente cinese che ha passato molti anni in queste carceri, per poi fuggire negli Stati Uniti) e da altri dissidenti ed ex prigionieri. Tali denunce riguardano anche crimini come il traffico di organi dei reclusi.[5]
La Laogai Research Foundation denuncia da tempo la piaga delle importazioni e del traffico dei prodotti del lavoro forzato provenienti dai laogai (stimato intorno al 20%).
http://www.youtube.com/watch?v=effNC5bdiBg&feature=player_detailpage&list=PL283D80D1CABFF473Le onlus:Link
http://www.heavyeco.com/pages/Background.html"Questa pagina è stato tradotto da un traduttore volontario. Ne Wikileaks ne The Official WikiLeaks Forum sono da ritenersi responsabili per errori. Il lettore è invitato di controllare egli stesso la fonte originale nel link sottostante, e di commentare se ci sono errori o interpretazioni sbagliate. Nel caso venisse identificato un errore cercheremo di correggerlo."
*note del traduttore
Non molto tempo fa un mondo fu radicalmente cambiato, il Muro di Berlino cadde e l'Unione Sovietica collassò.
Ora, immaginate di vedere voi stessi in questo mondo, un mondo caotico e disperato. Come in un girotondo, tutto appare grigio, il cielo, gli alberi, e le persone.
Puoi vedere la gente che vive per le strade e nelle caserme, puoi sentire nell’aria l'odore della sporcizia e della disperazione. La gente ha perso tutti i risparmi di una vita ed è di fronte a un futuro molto cupo che offre poche speranze. Tu percorri queste strade in mezzo a tutte queste persone. Devi compiere scelte difficili. Decidi di combattere. Prendi alcune decisioni sbagliate. Entri a far parte del mondo criminale e diventi un’autorità temuta. Ora, hai fatto alcune decisioni molto, molto errate e il principio di azione-reazione ti raggiunge ... e prima che tu te ne renda conto, finisci nell’ università del mondo criminale – il carcere.
Ed è qui che inizia la storia di Heavy Eco. Diamo ai prigionieri europei orientali, come Kolja e Pavel la possibilità di fare qualcosa di buono e riabilitarsi. Sono di fronte ad una strada molto lunga e difficile, ma per loro c'è speranza.
Ora hanno la possibilità di dimostrare la loro creatività attraverso la progettazione di prodotti unici, come borse LP per DJ e borse a tracolla per gli studenti fatti con cartelloni riciclati. Decidono loro come tagliare e cucire i cartelloni pubblicitari, quindi se vedete una parte di labbro di Angelina Jolie, la testa calva di Bruce Willis o arte astratta sulla vostra borsa dipenderà da loro e dalle loro menti oscure. C'è qualcosa di simbolico nel prendere cartelloni pubblicitari utilizzati, che ci mostrano la bella vita e i nostri sogni e darli a questi avanzi di galera spettri di un’altra vita.
*Informazioni commerciali…
“La durabilità e la praticità delle nostre borse è importante per noi. Come materia prima per le borse usiamo cartelloni pubblicitari scartati o usati, in PVC, progettati per resistere a qualsiasi condizione atmosferica, sia pioggia, neve o vento. Sappiamo che le nostre borse durano una vita, quindi ci sentiamo sicuri nel dare a tutte le nostre borse una garanzia a vita.
I detenuti realizzano anche magliette con stampe ispirate alla vecchia scuola carceraria di tatuaggi russa. Nel mondo criminale russo ogni tatuaggio racconta la storia di un criminale. Si può capire il reato che un detenuto ha commesso , quante volte è stato condannato e anche se ha una dipendenza da gioco d'azzardo o droga solo guardando i tatuaggi.
Il cotone proviene dall'India, pase con buone condizioni di lavoro in materia di diritti umani. Noi crediamo che il cotone biologico è un passo in avanti in quanto è molto meglio per l'ambiente e più sano per il voi. Tutte le t-shirt sono stampate con colori a base d'acqua con metodo serigrafico.”
*Fine info commerciali
Cattivo, brutto, sporco, duro, immorale ... queste sono cose che di solito vengono in mente quando pensiamo alle carceri ed agli orientali. Ma cosa hanno fatto per esserlo? Può uscire qualcosa di buono ed etico da una prigione dell'Europa orientale?
Noi crediamo di sì. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che solo perché qualcosa o qualcuno sembra essere perso o inutile non vuol dire che non abbiano un futuro. Noi crediamo che alla radice della malavita ci sia l'infanzia, quindi cerchiamo di aiutare giovani senzatetto e bambini orfani che non hanno il sostegno e la guida dei genitori. Non possiamo garantirgli una vita felice, ma siamo in grado di dare a loro una possibilità in più.
Ecco perché il 50% dei profitti viene devoluto ai bambini senza tetto ed agli orfanotrofi. Attualmente stiamo donando al Villaggio SOS in Estonia che offre un modello di famiglia molto buona per i bambini bisognosi. Se non volete comprare i nostri prodotti, ma volete aiutare i bambini direttamente, allora potete farlo qui.
Ovviamente tutti gli artisti coinvolti (compresi i detenuti) vengono pagati per il loro lavoro.
Altri esempi:
http://stripesclothing.com/about/http://www.madeincarcere.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=54